Dopo il pessimo avvio stagionale, che ha visto il Ponte dell’Immacolata senza neve per la quasi totalità delle destinazioni sciistiche italiane, anche le festività natalizie e di fine anno non hanno portato il sorriso agli operatori turistici della montagna bianca italiana. Lo scarso – ed a volte inesistente – innevamento naturale su tutto l’arco alpino ed appenninico ha portato gli italiani, spinti anche dalle notizie non positive dell’economia, a ritardare le prenotazioni sino all’ultimo minuto ed, infine, a decidere di non partire per la montagna o a ridurre drasticamente la propria permanenza. Le località montane senza neve, anche per i “turisti della montagna” che non sciano, sono tristi e grigie. Pertanto, se si considera che il periodo che va dall’avvio di stagione (generalmente identificabile con il Ponte dell’Immacolata) sino all’Epifania rappresenta, come media nazionale su tutte le destinazioni bianche italiane, il 18,3% in quanto a presenze ed il 23,4% in termini di fatturato sull’intera stagione invernale, l’andamento negativo di questo avvio di stagione sarà difficilmente recuperabile. In sostanza, questi gli elementi rilevati nelle strutture ricettive (in rapporto all’analogo periodo dello scorso anno):

  • complessivamente, le presenze di ospiti nel periodo rilevato (1 dicembre 2011/8 gennaio 2012) segnano una riduzione complessiva del -15,4%;
  • nello specifico, le presenze degli ospiti italiani sono diminuite di una quota pari al -13,7%; quelle degli ospiti stranieri del -3,5%;
  • per quanto riguarda i fatturati, gli stessi sono calati anch’essi di una quota pari al -13,5%.