Queste le principali tendenze che si stanno riscontrando nella prima fase della stagione invernale 2011/2012:

  1. il “ritorno nella seconda casa”: i proprietari di una seconda casa in montagna ritornano a fare vacanza nella località, abbandonando – per quest’anno – crociere (dopo l’evento traumatico di Costa Crociere, che avrà ripercussioni negative sulle stesse crociere per un lasso di tempo non superiore ai tre mesi), viaggi oltre oceano, al mare in Egitto od il soggiorno in albergo in altre località di montagna. L’esigenza di risparmiare e di “sfruttare” l’abitazione secondaria da un lato, la volontà di non privarsi comunque di un periodo di riposo e la difficoltà di affittare l’appartamento dall’altro ha portato gli Italiani a “ripopolare” la località dove si trova l’abitazione;
  2. lo spostamento verso discipline “free”: una famiglia spende la maggior quota del proprio bilancio di vacanza non nel soggiorno ma nella pratica sportiva. Skipass, noleggio attrezzature, maestro di sci rappresentano – per una famiglia – un costo considerato troppo elevato. Da qui il forte interesse nei confronti delle discipline “free” sulla neve, dove i costi sono decisamente inferiori anche solo per il fatto di non dover acquistare lo skipass: ciaspole, sci da fondo, winter trekking;
  3. l’incremento delle discipline “slow outodoor” e di quelle altamente “professional”: si conferma – da un lato – l’incremento delle discipline “slow outdoor”, che garantiscono un contatto lento con la natura attraverso la pratica sportiva, quali ciaspole e winter trekking, e dall’altro aumentano le discipline specialistiche, per coloro che desiderano provare emozioni autentiche ed uniche, in particolar modo vi è un forte incremento dei praticanti del freeride;
  4. turismo di prossimità per le destinazioni appenniniche: le località sciistiche dell’Appennino – da Sestola al Terminillo, dall’Abetone a Roccaraso, da Campitello Matese a Corno alle Scale – lavorano quasi esclusivamente con turisti italiani, residenti nella stessa regione o nelle regioni limitrofe. Pochi ospiti stranieri in queste località, la cui quota però aumenterà con l’avvio delle settimane bianche;
  5. gli ospiti russi “riempiono” i vuoti: vi è stata – in questa prima fase di stagione invernale – una forma di “compensazione” tra i clienti provenienti dai mercati esteri. In generale i clienti provenienti dalla Russia (già in questa fase di stagione) hanno compensato in maniera quasi completa le minor presenze provenienti dai Paesi Europei. Oltre ai russi, incremento consistente anche dei polacchi;
  6. richiesta di benessere “tout court”: ormai tutto ciò che è collegabile col benessere diventa un valore competitivo importante per le destinazioni montane. Sono infatti le strutture ricettive che sanno coniugare lo sci con il wellness (centri benessere, sauna, piscina, idromassaggio, etc.) a riscontrare difficoltà minori.