Purtroppo è così: il viaggio, anche solo per una giornata, a visitare luoghi tristemente famosi, teatro di un omicidio o di una qualsiasi disgrazia, non è un fenomeno nuovo e sta diventando sempre più comune e diffuso. Collegato a doppio filo con la cronaca nera e con la massiccia presenza in tv, nei talkshow e nei TG, il black tourism è in bilico tra l’esperienza di una visita ad un luogo suo malgrado famoso ed una forma morbosa di presenzialismo. Le persone sono attratte da locations ed eventi legati, in un modo o nell’altro, alla morte ed alle catastrofi: basti ricordare che i primi tour guidati venivano organizzati in Inghilterra nel 1600 per assistere all’impiccagione degli assassini”. Definito anche thanatourism, questa forma di turismo prende il nome dalla divinità greca Thanatos.

Per scaricare la ricerca, inserisca i suoi dati: